lunedì 31 ottobre 2011

Tortini di cioccolato con cuore morbido

Credo che questi tortini siano venuti di moda da quando una marca tipo Cameo fece la pubblicità del composto per preparali... sbaglio? Comunque, io li ho fatti senza preparato e sono venuti una bomba, quindi devo assolutamente riportare la ricetta, ispirata dal sito Giallo Zafferano, ma un po' modificata ovviamente.
Ho messo 5 uova intere nella planetaria con 180g di zucchero a velo e 1 bustina di vanillina e ho montato alla massima potenza per circa 10 minuti. Nel mentre ho fatto fondere nel microonde 200g di cioccolato fondente con 160g di burro. Ho unito alle uova continuando a montare. Ho pesato 50g di farina e 20g di cacao amaro in polvere e li ho setacciati sul composto, unendo delicatamente. Ho imburrato 12 pirottini di alluminio e ho fatto passare un cucchiaio di cacao amaro da un pirottino all'altro, per foderarli. Ho versato il composto e ho infornato a 200° per 12 minuti, non un minuto in più non un minuto in meno, per mantenere il cuore morbido. L'ideale è farli raffreddare un pochino e servirli subito con una spolverata di zucchero a velo. Io li ho accompaganti con una crema chantilly e l'abbinamento è perfetto!

venerdì 28 ottobre 2011

Salsiccia e fagioli

Se avete voglia di un piatto rustico, per niente light e a prova di un buon stomaco... ecco quello che fa per voi!!! Ieri l'ho fatto e ha avuto un grande successo.
Tagliate finemente due cipolle bionde e fatele rosolare a fuoco non troppo alto in una capiente pentola con un cucchiaio di olio e una noce di burro per circa dieci minuti. Nel mentre tagliate 1kg di salsiccia a pezzi di circa 5 cm e unitela al soffritto di cipolle, alzando il fuoco. Fate rosolare tutti i pezzi di salsiccia mescolando, quindi unite un bicchiere di vino bianco secco. Quando si sarà asciugato aggiungete 700ml di passata di pomodoro, mescolate, abbassate il fuoco, coprite la pentola con un coperchio e lasciate cuocere per circa 15 minuti, controllando che non si asciughi troppo (in questo caso aggiungete un mestolo di acqua). Aggiungete ora in pentola 800g di fagioli, io di solito uso i borlotti ma ieri avevo quelli bianchi di Spagna ed è venuto buonissimo lo stesso. Mescolate per bene, coprite di nuovo la pentola e fate cuocere per altri 15 minuti. Assaggiate e regolate di sale e pepe. La salsiccia che uso io è molto gustosa e di solito aggiungo pochissimo sale. Se vi piace potete aggiungere un po' di rosmarino e/o altre erbe aromatiche, a me sinceramente piace così. Buona fagiolata!

mercoledì 26 ottobre 2011

Shopping

Al cambio di stagione nell'armadio, dopo due gravidanze ravicinate, ho scoperto di avere un reparto vestiti piuttosto triste composto principalmente di camicie e pantaloni adatte ad una studentessa del Politecnico o ad una neo-laureata impiegata in uno studio di ingegneria. Quella era la mia vita prima dei pancioni: che tristezza. Inoltre in quattro anni la moda è cambiata e la mia percezione del freddo pure. Chissà come facevo a sopportare quei maglioni ad altezza ombelicale che mi lasciavano i reni scoperti! Mi ricordo che mia nonna mi diceva "Guarda che poi ti fanno venire i dolori quelle maglie così corte" e io che pensavo "Metterò magliette corte fino a 90 anni". Oddio, sono passati 4 anni e ho freddo alla schiena, sono invecchiata così tanto?! Le gravidanze mi hanno dato la concessione di lasciarmi un fisico identico a quello precedente, anzi, forse ancora meno rotondetto. Infatti i vestiti di 4 anni fa mi vanno ancora e questo è un punto a sfavore: buttare i vestiti che ancora vanno mi fa un po' impressione. Ma non posso. No. Basta vestiti che riempiono l'armadio tutta la stagione e che non vengono mai indossati! Devo trovare la forza di disfarmene, perchè non è vero che forse un giorno mi serviranno ancora, la moda va e viene, ma poi ti frega sempre e anche le cose vecchie che tornano di moda non ti piacciono più. Precisazione: io non sono affatto una fan della moda, sono tutt'altro che fissata. Però quando si va a fare shopping non si può che starci dietro perchè negli scaffali si trovano molte cose simili, tutte alla moda del momento. Così ieri sono andata a fare un giro di shopping. Il mio armadio richiedeva maglioncini diversi. E, evviva evviva, la moda di quest'inverno mi piace: maglioncini larghi, pesanti, che cadono sui fianchi, da portare con una maglietta leggera sotto e via. Il largo copre tutti i miei difetti sopra, tipo un seno misteriosamente scomparso dopo i due allattamenti, il lungo copre i fianchi larghi che ho sempre avuto e che non acccennano ad andarsene, i materiali pesanti tengono addirittura la schiena bella calda... cosa chiedere di più?! Ho comprato tre maglioncini che mi soddisfano e mi scaldano, sono felice. Ogni tanto basta davvero poco per rendere la giornata positiva!

lunedì 24 ottobre 2011

Recensione "ilSediolone" Foppapedretti

Con questo post aderisco all'iniziativa di A Prova di Mamma che mette in palio un simpatico set di lenzuola da lettino a fronte della recensione di un prodotto per l'infanzia.
Vorrei descrivere "ilSediolone" Foppapedretti, regalatomi per il battesimo di Lorenzo, quando aveva circa 9 mesi, ed usato tutt'ora con Gabriele. Quello che colpisce immediatamente è l'intera struttura in legno che ha un impatto visivo, a mio giudizio, più gradevole rispetto alla plastica e al metallo verniciato che si vede nella maggior parte degli accessori per bambini. Il seggiolone è fornito nella sua scatola completo di copriseduta imbottita, facilmente pulibile con una spugna umida, ma con il difetto di avere alcune pieghe difficilmente raggiungibili e facilmente riempibili di bricioline e schifezze varie. Inoltre, dopo due anni di onorato servizio, ho dovuto buttarla via perchè si era rotta, lasciando fuoriuscire la gommapiuma all'interno, di cui Gabriele sembrava ghiotto... Il seggiolone è molto carino anche senza imbottitura, ma è adatto solo a bambini di un anno o più. La seduta del seggiolone è molto diritta, anche se lo schienale è regolabile in due posizoni: penso che la differenza millimetrica tra una posizone e l'altra sia forse recettibile da uno strumento della NASA, quindi è praticamente inutile. E' anche vero che Lorenzo non si è mai addormentato nel seggiolone (figuriamoci, a malapena si addormentava cullato in braccio dopo ore...) quindi non ho mai sentito la necessità di inclinare lo schienale. Invece Gabriele da piccolino ci si è addormentato un paio di volte e, poveretto, la testa gli è crollata di lato sul braccino.
L'imbottitura è molto poco avvolgente quindi il seggiolone è poco indicato per l'inizio dello svezzamento. Io l'ho usato comunque dai 5 mesi e mezzo del piccolo, aiutandomi con un coscino-riduttore studiato per il seggiolone Ikea. C'è da dire che Gabriele era (e ribadisco, ERA) un bambino tranquillo, quindi non ho avuto molti problemi, ma non penso che sarebbe andato bene per un bambino più "anguilla" tipo Lorenzo. La cintura è a due punti e questo è un altro difetto del prodotto: Gabriele, soprannominato Udinì, in pochi secondi, approfittando di un bisogno impellente di mamma, è riuscito a liberarsi dalla cintura ben stretta in vita, è salito sul tavolino in legno e quindi sul tavolo della cucina, regalandomi una perdita di 20 anni in un istante. In mezzo alle gambe è presente un laccio, fissabile alla cintura in vita in modo da renderla a tre punti, oppure al vassoio frontale: almeno di sotto il bambino non dovrebbe scivolare. Mancano all'appello le cinturine sulle spalle, che ho provveduto a costruirmi da sola onde evitare altri spaventi, con un risultato poco gradevole. Il vassoio frontale è anch'esso in legno, prontamente ammaccato al primo utilizzo con lo sbattere di un giochino di plastica dura: davvero poco resistente. Inoltre ha un bordino, sempre di legno, e il cibo risulta particolarmente attratto dai vari angolini tutt'intorno. Tenerlo davvero pulito ed igienizzato come vorrebbero le mamme delle pubblicità risulta praticamente impossibile (non che io sia molto fissata su questo...). Ho scoperto da poco che esiste un copri-vassoio di plastica da applicare sopra quello di legno: è sicuramente una buona soluzione, non fosse che bisogna aggiungere altri soldi alla spesa. Il vassoio si può ribaltare sul retro del seggiolone in modo da poterlo avvicinare al tavolo e rendere maggiormente partecipe il bambino al pranzo famigliare. Affinchè la tovaglia e tutto ciò che ci sta sopra rimanga al suo posto, io non l'ho mai fatto. Le gambe in legno sono molto stabili e non ho mai percepito un minimo pericolo di ribaltamento. Ma non hanno le ruote, nemmeno due: è' una cosa odiosa e scomodissima trascinare tutto l'ambaradan, neanche tanto leggero, in giro per la cucina, non ne parliamo se con il bambino a bordo. I piedini gialli predenti sulle gambe frontali forse sono fatti per dare maggiore stabilità: io in realtà ho solo notato che si sfilano facilmente, si sporcano e mi fanno bloccare il Roomba! Sul sito del prodotto è pubblicizzata la possibilità di abbassare il seggiolone in modo da renderlo accessibile per i bambini più grandicelli. E' una funzione presente anche in altre marche, ma sincermante non ho mai capito a cosa possa servire... forse pensano che i bambini di tre-quattro anni non abbiano un posto in casa molto più confortevole per sedersi tranquillamente tipo una poltrona o un divano...
La chiusura è molto compatta, a patto che si sfili ogni volta l'imbottitura. Io in due anni e mezzo non l'ho mai chiuso e sono fortunata ad avere una cucina piuttosto grande perchè risulta piuttosto ingombrante, anche se è una prerogativa di quasi tutti i seggioloni. Concludendo: me l'hanno regalato e, si sa, a caval donato non si guarda in bocca, ma io non lo avrei mai acquistato e non lo ri-acquisterei a fronte della mia esperienza di utilizzo. L'unico aspetto positivo, a mio parere, è il materiale e il design piacevole, per tutto il resto non mi ha convinta.

venerdì 21 ottobre 2011

4 anni

Sono passati quattro anni e non mi sembra vero. Quattro anni che non ci sei e ancora ti penso così spesso da stupire me stessa. Sono successe tante cose in questi quattro anni. Mi sono laureata, sposata e sono diventata mamma di due splendidi bambini. La vita va avanti. Io sono giovane ed è relativamente facile guardare al futuro. Ho dato alla luce ciò che c'è di più prezioso nella vita e ciò che mi illumina davvero il cammino. Ho un marito favoloso, un lavoro che amo, una bella casa, una famiglia stupenda. Manchi solo tu. Vorrei che avessi conosciuto i miei figli. Vorrei che vedessi il mio locale, i mei piccoli progressi, le mie piccole cadute. Vorrei credere davvero che mi vedi anche da lassù. Ma non lo so. Mi mancano i tuoi silenzi, i tuoi sguardi, le tue battute burbere, la tua intelligenza. Non avrei mai pensato che mi saresti mancato così tanto. Ciao nonno!

lunedì 17 ottobre 2011

Il carattere di Lorenzo

E' un periodo in cui io e Lorenzo ci stiamo scontrando parecchio. Come al solito non ero pronta a questo, pensavo di arrivarci non prima dei 15 anni, eppure eccoci qui. Lorenzo ha un carattere di ferro. Lui quello che vuole ottenere lo ottiene, con le buone o con le cattive. E le cose da ottenere ovviamente sono da mamma e, un po' meno, da papà. Devo ancora quantizzare il ruolo della gelosia nei confonti del fratello in tutto questo. E' vero che il fatto di cercare sempre il centro dell'attenzione aumenta quando è con lui, ma è anche vero che Lorenzo è sempre stato così, anche nei 21 mesi che ha vissuto da figlio unico. Lorenzo è un bambino esigente. Esige affetto e attenzioni, avendone pieno diritto in quanto bambino, per carità. Quello che spesso mi spiazza è che l'affetto e le attenzioni gli vengono date in continuazione, al massimo delle mie possibilità, in relazione ad un altro figlio da accudire ed al lavoro. Eppure sembra che non basti mai. Sembra che più gli dai e più lui pretende di avere. Di notte me ne sono fatta una ragione: è da quando aveva 15 mesi che vuole qualcuno accanto e per ora è ancora così. Noi genitori ci siamo, ci saremo per sempre accanto a lui, e se un giorno, spero, questa vicinanza potrà essere un po' meno "fisica", ora è giusto che, se lui questo vuole, noi questo gli offriamo. Io e il papà dormiamo a turno accanto a lui e così tutti quanti si dorme serenamente. Durante il giorno, come dicevo, la richiesta continua di attenzioni si manifesta in scontri per nulla rilassanti. E' un bambino, devo continuare a ripetermelo all'infinito. E' un bambino, e in quanto tale poco ha a che fare con la razionailtà. Ma questo non vuol dire che non si debbano avere delle regole, delle buone maniere da seguire. E così non tollero i dispetti che fa nei confonti di suo fratello, non tollero gli urli, i pugni che mi mostra (questo penso sia uno dei primi insegnamenti appresi alla scuola materma...), i capricci infiniti. Educare i figli è il mestiere più difficile che c'è e mai come adesso me ne sto rendendo conto. Però penso anche che la prima educazione derivi dal comportamento dell'educatore. Quindi cerco sempre di dare io per prima il buon esempio... salvo rendermi conto che sono la prima ad urlare, a perdere il controllo della situazione, a non comportarmi come vorrei. Devo fermarmi e riflettere, devo inspirare profondamente e prendere il controllo della situazione e di me stessa. Innanzitutto devo archiviare tutto ciò che è esterno ai miei figli quando sono con loro. La stanchezza e le tensioni derivanti dal lavoro le devo sfogare diversamente (possibilmente senza buttarmi sul cibo, altro punto dolente...). Devo ripetermi che è un bambino, che è una fase che passerà, e che probabilmente mi mancherà moltissimo. Figli piccoli problemi piccoli, dicono. Ho paura che sia vero. E allora sarà meglio godersi di più questo momento, l'ingenuità e la dolcezza di Lorenzo sono ciò che di più prezioso mi regala quotidianamente, lo so.

giovedì 13 ottobre 2011

Le domande dei bambini

A solo un mesetto dall'inzio della scuola dell'infanzia ecco arrivare a casa Lorenzo con un concetto sempre più chiaro nella sua mente: "Io sono un maschietto, tu sei una femminuccia". Perfetto. E' tutto verissimo! Pochi giorni fa eravamo a cena da mia nonna, con mia mamma, mia sorella e mia zia. Stavamo facendo una grande caciara, lo ammetto. E lui "La smettete femminuccie?! Siamo a tavola e ora si mangia!" Wow! Partiamo dall'inizio. Ho già raccontato qui la storia delle patatine fritte, arginata alla bene e meglio... Ma eccolo un altro giorno alla ribalta "Mamma, ma da dove esce la tua pipì?" "Da un buchino in mezzo alle gambe" Ci avevo pensato questa volta! "Ah... ma lì dove c'è l'erba?" L'erba??? E questa da dove l'ha tirata fuori??? Trattenendo una risata ho annuito. L'argomento pipì penso sia stato sufficientemente chiarito. Ma non potevano mancare le domande della vita... "Mamma, dov'era Gabriele prima di nascere?" Bellissima domanda. Peccato che non sappia la risposta. Ma non posso dirglielo. "Era un angioletto nel cielo" "E come ha fatto a venire giù?" "E' andato nella pancia di mamma e poi è nato" "E come ha fatto ad entrarci?" "..." "Mamma, dalla testa?" "No, non dalla testa" "E allora da dove?" "..." Ho cambiato argomento. Non ce la potevo fare. Come spiegare certe cose ad un bambino di 3 anni? Non è che non voglio dirglielo, non lo crescerò con storie di cicogne e cavoli (ho persino dei seri dubbi sull'argomento Babbo Natale, ma questa è un'altra sotria), ma la sua testolina, seppur molto più sveglia di quella di molti adulti, non credo sia già in grado di capire tutto. I bambini sono materiali, pratici, sintetici, non penso che un pisellino di un papà che entra nel buchino della mamma abbia un'immagine abbastanza rassicurante per potergliela proporre. Eppure voglio sentirmi preparata per la prossima volta che l'argomento verrà toccato. Idee in proposito? Questo post partecipa al blogstorming e se qualcuno fosse così gentile da spiegarmi perchè non riesco più ad andare a capo mi farebbe un grande piacere!!!

Torta di mele e albumi veloce

Questo week end in menù avevo gli spaghetti alla carbonara e mi sono avanzati un tot di albumi di cui non sapevo come difarmi. La Viennetta fatta in casa mi risolve spesso quasto problema (problemone!!!), ma questa volta avevo voglia di qualcosa di diverso, così mi sono inventata una torta di mele classicissima, dal sapore delizioso. Ingredienti: 4 albumi (140g circa) e 1 tuorlo, 150g di zucchero, 80g di farina, mezza bustina di lievito, 70g di burro fuso, mezzo bicchiere di latte, 3 mele, un cucchiaio di succo di limone, una spolverata di cannella. Ho sbucciato e tagliato a cubetti le mele, le ho bagnate col succo di limone e le ho spolverate leggermente con la cannella. Ho montato a neve gli albumi con lo zucchero (tranne un cucchiaio), quindi ho unito tutti gli altri ingredienti mescolando delicatamente, ho imburrato uno stampo, ho versato il composto, ho sparso il cucchiaio di zucchero rimante sulla superficie e ho infornato a 180° per 40 minuti circa. Ho iniziato a farla alle 11 e per pranzo era pronta, ancora un po' tiepida, giusto per essere ancora più golosa nella sua semplicità!

mercoledì 5 ottobre 2011

Torta zurigo fatta in casa

Come "regalo" per farmi perdonare della mia assenza (tanto lo so che non se n'è accorto nessuno) ho deciso di pubblicare la ricetta della torta zurigo che ho fatto per il compleanno di Lorenzo (l'ispirazione l'ho presa qui). Lui va matto per il cioccolato e con questa torta ho accontentato tutti gli ospiti, ma soprattutto il festeggiato. Senza nulla togliere alla vera Torta Zurigo fatta a Pinerolo, a pochi chilometri da casa mia, era davvero buona!
Metto le porzioni per una tortiera di diametro 22 anche se quella che ho fatto io era più grossa. Ingredienti per le basi: 350g di farina 00, 50g di farina di nocciole, 100g di burro, 100g di zucchero, 1 uovo, 20g di cacao amaro in polvere, 70g di latte e 10g di ammoniaca per dolci. Proccedimento: unire tutti gli ingredienti in una capiente ciotola e impastare fino ad ottenere un panetto della stessa consistenza della pasta frolla. Io ho dovuto aggiustare un po' di farina, se invece diventa troppo solido aggiungete del latte. Avvolgere il panetto in una pellicola e lasciare riposare in frigorigero un'ora circa. Quando si estrae dal frigorifero, dividere il panetto in due, stendere con il mattarello due basi (io appoggio la pasta sulla carta da forno, ci metto uno strato di pellicola sopra e poi lavoro con il mattarello, per non sporcare nè il piano di lavoro nè il mattarello). Lo spessore delle basi deve essere di non più di mezzo centimentro. Con il cerchio di una tortiera tagliate le due basi e con la pasta rimanente create tanti piccoli "biscotti" del diametro di 4-5cm. Infornare a 180° per 20 minuti in forno ventilato. Sia durante la preparazione che durante la cottura si propaga un forte odore di ammoniaca: tutto a posto, sparisce quando le basi saranno raffreddate! Ingredienti per la farcitura: 500g di panna da montare, 2 tuorli d'uovo, 50g di zucchero, 100ml di latte, 50g di farina, 80g+100g di cioccolato fondente, 50g di torrone e un cucciaio di rum. Innanzitutto si prepara la crema pasticcera mettendo sul fuoco il latte, a parte si amalgamo i tuorli d'uovo con la farina e lo zucchero, quando il latte bolle si toglie dal fuoco, si unisce il composto e si rimette sul fuoco alcuni istanti per far addensare. Si toglie dal pentolino, si mette in una ciotola, si copre con la pellicola in modo che la pellicola tocchi la superficie della crema e si mette in frigo a raffreddare. Poi si mettono nel tritatutto gli 80g di cioccolato fondente con il torrone, tagliati grossolanamente in modo da non danneggiare l'attrezzo da cucina e si trita abbastanza grossolanamente. Quando la crema pasticcera è fredda, si monta la panna e, quando è soda al punto giusto (non troppo morbida ma nemmeno burrosa, insomma, deve appena stare attaccata alle fruste del frullatore) si arricchisce con la crema pasticcera, il cioccolato, il torrone e il rum, amalgamando il tutto. Intanto si sciolgono i rimaneti 100g di cioccolato e si spennellano su un foglio di carta da forno appoggiato su un vassoio nel modo più sottile possibile, ma allo stesso tempo che sia omogeneo, e si mette a raffreddare in freezer. Assemblaggio: se le due basi si sono gonfiate troppo consiglio di appiattirle con un coltello da pane nella parte centrale in modo che risultino di uno spessore piuttosto omogeneo. Su un piatto da portata adeguato si appoggia la prima base, si spalma un bello strato di farcitura, spesso all'incirca come quello di pasta, quindi si appoggia la seconda base e si copre tutta la torta, compresi i lati, con la rimanete farcitura. Quindi si appiccicano tutto intorno alla torta i biscottini della stessa pasta delle basi, e sopra si ricopre con le scaglie di cioccolato estratte dal freezer e modellate come vi riesce meglio. Il risultato deve essere il più disordinato possibile. Se vi và potete spolverare con un pochino di zucchero a velo, ma non troppo, perchè le scaglie di cioccolato devono essere le vere protagoniste della torta. Io ho omesso le classiche cigliegine liquorose che coprono l'originale perchè sinceramente non mi piacciono e poi, essendo per un bambino, non mi sembravano adeguate. Buona torta a tutti!
Lorenzo ha gradito moltissimo!!!

Le vacanze parte prima: i bagagli

Avevo il terrore per la preparazione dei bagagli, non riuscivo a razionalizzare ciò che mi sarebbe davvero servito con due bambini lontani da casa per una settimana (manco dovessimo fare trasloco per una vita come la mia amica BNC). Ho aperto le due valigione grandi e i cassetti della cameretta: ho messo tutte la magliette dei pupi, tutti i pantaloncini e qualche body del piccolo con due canotte del grande. Scelta azzeccata. E' stato sfruttato quasi tutto, tranne qualche maglietta del piccolo (avevo paura di doverlo cambiare più volte al giorno, ma non ho pensato che al mare si sta per gran parte del giorno mezzi nudi e se si vede il residuo di cioccolato del gelato di turno pazienza). Ho preso anche due felpe, prontamente utilizzate contro l'aria condizionata dell'aereo, e due paia di pantaloni lunghi a testa, questi assolutamente inutilizzati. Ho caricato in valigia anche il pigiama pesante e due giubbotti, ma che diavolo pensavo, che all'equatore nevicasse?! Ok, i vestiti per i bambini sono stati perfetti. Per il marito ho messo in valigia quello che mi capitava: quattro polo, due magliette, due pantaloncini, due paia di jeans e un maglioncino. Tutto sfruttato tranne le cose pesanti ovviamente. Passiamo a me. Il mio armadio estivo mi fa pena e tristezza. Complice il lavoro che mi occupa tantissimo durante la bella stagione, complice il fatto che la bella stagione dura sempre di meno, non ho nulla che possa darmi un minimo di soddifazione. Così ho portato con me una canottiera, due magliette, due gonne, due jeans e un paio di pantaloni di cotone. Risultato: ho indossato sempre la stessa identica canottiera per tutta la vacanza, giorno e sera, lavandola ogni due giorni, portando una maglietta quando doveva asciugare, che se da una parte mi riparava le spalle scottate dal sole di giorno e il vento di sera, dall'altra mi teneva un sacco di caldo. Passiamo agli "accessori". Ho destinato un intero bagaglio a mano per i giochi di intrattenimento sia per il viaggio che per il soggiorno. Ho mirato ai giochi sicuramente apprezzati, come il camion con rimorchio che ha portato avanti e indietro le pietre del giardino per un milione di volte in una settimana. Utilissimi anche i libri di cartone, che hanno intrattenuto qualche minuto Gabriele sull'aereo. Santo subito il lettore dvd portatile che mi sono fatta prestare: un cartone all'andata, uno al ritorno e un paio in qualche sera un po' più noiosetta hanno intrattenuto Lorenzo egregiamente. Ho portato, un po' per scaramanzia, un intero beauty case di medicinali, che per fortuna non abbiamo utilizzato se non un paio di pastiglie per il mal di testa per me. Il beauty case per il bagno è stato completo anche se... non abbiamo mai lavato i denti ai bambini, che vergonga! Le creme solari hanno fatto un ottimo lavoro sui piccoli, un po' meno sulle mie spalle nei primi giorni (mi devo mettere in testa che il sole non si prende solo in spiaggia, ma anche a passeggio, sul lungo mare, a spingere i passeggini nel tentativo di far dormire i rampolli alle 2 di pomeriggio!). Mi sono portata una sciarpa di seta che all'occorenza fa da porta-bimbo nel caso non avessimo avuto i passeggini a portata di mano, ma non è servita. Sono state invece utilissime le redinelle, quel guinzaglio da bambino che ritengo inguradabile e tristissimo, ma che con uno come Lorenzo non fanno affatto un malvagio lavoro a passeggio per posti sconosciuti e affollati: quando voleva scendere dal passeggino gliele infilavo e lo tenevo accanto senza dovergli correre dietro di continuo! Una nota di merito particolare poi va ai passeggini. Ci hanno davvero salvato la vacanza. Non sono stati solo un ottimo sistema di trasporto-bambini, ma anche un parcheggio-bambini-anti-scappaggio in situazioni come il check-in o, diciamolo, colazione al bar in santa pace (giusto due minuti eh...), per non parlare dell'ottimo sistema di dormi-bambino che offrono. In ultimo, le macchine fotografiche, prontamente due: una per mamma e una per Lorenzo, che se n'è stato buono un sacco di tempo a fotografare l'abitacolo dell'automobile durante gli spostamenti e il suo fotogenico fratello. Devo ancora scaricare le foto, sono sicura che qualcosa di carino salterà fuori anche da quelle "non ufficiali"!

Siamo tornati dalle vacanze!

Ebbene sì, eccoci di nuovo qui, nella nostra casetta sui monti! Siamo tornati questa notte, dopo un lungo viaggio in aereo e poi in auto. E' stata una sfacchinata. ma ne è valsa la pena! Sono contenta, esausta ma rilassata, con quella stanchezza che per una volta non pesa. Ho sfatto le valigie e attaccato due lavatrici, ho un milione e mezzo di cose da fare e da sistemare ma non ne ho affatto voglia! Voglio godermi un po' il mio divano, il silenzio della casa (i bambini dormono in camera loro e il marituzzo si porta avanti con i lavori) e il dolce far niente che a partire dalla sveglia dei bambini tra poco svanirà fino alle prossime vacanze. Sono stati giorni fantastici: l'obiettivo della vacanza era stare con la mia famiglia senza pensieri ed è stato pienamente centrato. Ho le foto da scaricare, mille pensieri da scrivere, ma adesso non ho tempo per farlo... Pian pianino farò tutto. Mi sono resa conto di non aver scritto un avviso qui sul blog che saremmo andati in vacanza, anche se l'ho scritto in tutte le salse in molti blog. Mi dispiace. Non ho nemmeno scritto sulla pagina di facebook del ristornate che sarebbe stato chiuso. Non ho messo la segreteria telefonica, niente. Siamo proprio "scappati" da tutto e da tutti. Ma in fondo era quello di cui avevamo bisogno, anche se è durato tutto troppo poco, come sempre. Adesso ci risiamo, a malincuore dobbiamo ripartire, sette giorni sono davvero troppo pochi...

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